Domenica delle Palme
Cari Catechisti, nella Domenica delle Palme si apre il cammino più intenso dell’anno liturgico. Inizia con rami tra le mani, cuori pieni di attesa e un messaggio che risuona forte e chiaro: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore” (Lc 19,38). Due proposte catechistiche – una per i più piccoli (Kids), l’altra per i ragazzi (Junior) – ci aiutano a vivere questo momento non come una rievocazione, ma come un vero pellegrinaggio dell’anima. Ecco una sintesi dei tue percorsi che trovate a fine pagina, in PDF, da scaricare.
Kids: il percorso a ostacoli della speranza
I bambini vivono la Domenica delle Palme come un’avventura gioiosa e piena di significato. Un semplice percorso ad ostacoli diventa metafora del cammino della fede: saltare, strisciare, superare, accompagnati da parole che benedicono (“Dio è con te!”, “Tu sei prezioso!”). Alla fine del percorso, un messaggio li attende: “Gesù ti accoglie e ti benedice”.
Con l’aiuto dei catechisti, i piccoli riflettono: Quali ostacoli incontro per essere amico di Gesù? Come porto amore agli altri? E scoprono che benedire vuol dire dire bene, augurare il bene, essere presenza di luce nella vita degli altri. Preparano ramoscelli di ulivo con cartoncini colorati dove scrivono “PACE” in tante lingue. Infine, davanti all’altare, ognuno pensa a una persona da raggiungere con un gesto concreto di pace e affetto.
Junior: l’amore che non si stanca mai
Per i ragazzi, il viaggio verso Gerusalemme è anche un viaggio dentro di sé. Un grande cartellone a forma di cuore raccoglie domande che scavano nel profondo: “Cosa significa amare?”, “Mi sento amato?”, “Ho paura di mostrare ciò che sento?”
L’ascolto della canzone “Tutto l’amore che ho” di Jovanotti fa da ponte tra musica e Vangelo. Le parole che colpiscono diventano post-it di verità incollati su quel cuore di carta che ora pulsa di vita. Si riflette insieme:
🔹 Perché l’amore non ha prezzo?
🔹 Cosa vuol dire donare amore senza aspettarsi nulla in cambio?
Il commento finale è una piccola perla: Gesù entra a Gerusalemme su un puledro, un gesto umile ma potente. È il Re che non impone, ma serve. L’asino, simbolo di sobrietà e tenacia, diventa l’icona di uno stile cristiano autentico: portare il Vangelo nei sentieri della vita a piccoli passi, con discrezione e costanza, come suggerisce anche don Mazzi nel suo “Elogio del somaro”.
L’altare, cuore del pellegrinaggio
In entrambe le proposte, l’altare è il luogo simbolico in cui si raccolgono speranze, fatiche e desideri. È lì che i bambini e i ragazzi comprendono che ogni domenica si parte e si ritorna da Gesù: per riprendere fiato, per rinnovare la propria missione, per scegliere ancora una volta di benedire con parole, gesti e sguardi.
Due preghiere, un unico cuore
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“Caro Gesù, voglio accoglierti con gioia... aiutami a portare pace ogni giorno” (Kids)
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“Gesù, donaci un cuore umile come l’asinello... fa’ che testimoniamo il Vangelo con piccoli gesti” (Junior)
Due modi diversi ma profondamente connessi di rivolgersi a Dio, con la semplicità e la verità che solo i piccoli e i giovani sanno custodire.
Benedire è scegliere l’amore
La Domenica delle Palme non è solo la soglia della Settimana Santa. È l’inizio di un viaggio d’amore. Il Vangelo ci ricorda che, anche quando il mondo tace, le pietre gridano speranza. E i nostri bambini e ragazzi, con i loro ramoscelli, i loro pensieri e i loro cuori, ci insegnano come trasformare ogni passo in benedizione.