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Perchè si festeggia la Pasqua?

Il significato religioso di questa festività è presto detto: si celebra la Resurrezione di Gesù Cristo - Figlio di Dio incarnatosi uomo - che sconfigge la Morte e cancella quel Peccato Originale che gravava sull'umanità dai tempi di Adamo ed Eva. Per i cristiani dunque la Pasqua è un momento importantissimo, anche più del Natale, poiché ricorda il più grande sacrificio compiuto da Gesù per permettere all'anima umana di liberarsi dal peccato e di poter accedere al Paradiso.

I SIMBOLI DELLA PASQUA

·     L'agnello: deriva dalla "Pasqua ebraica" e rappresenta l'animale sacrificale, che per i cristiani è anche lo stesso Gesù Cristo (che infatti viene chiamato "Agnello di Dio che toglie i peccati dal mondo").

·   La colomba: simbolo di pace ed evento ricorrente nella Bibbia (fu una colomba ad avvisare Noè del ritiro delle acque dopo il Diluvio Universale).

·    L'uovo: prima di diventare uno strumento commerciale, l'uovo era un riconosciuto simbolo di vita e rigenerazione. Una metafora molto calzante della Resurrezione.

·   Il coniglietto: più appartenente alla tradizione anglosassone, anche questa figura però nasconde una radice antica. La lepre era uno dei simboli che rappresentavano Gesù.

·      L’ulivo benedetto: Una ricorrenza legata alla Pasqua da cui si può partire è la domenica delle Palme. Il ramoscello di ulivo che si riceve in chiesa e che poi trova in genere posto in casa magari vicino a un’immagine religiosa (come segno della pace e dell’amore di Cristo).

·        Il ramo fiorito: Un ramo di mandorlo o di altra pianta (la cui fioritura segnala la primavera) può essere sistemato in un vaso; su di esso potranno essere appesi alcuni segni della Pasqua (come pesci, colombe, campane, uova, angeli…)

·        Pesci: Questi pesciolini ci ricordano Gesù e il suo amore per noi. Infatti in greco, la lingua più parlata al tempo di Gesù, pesce si dice icthus. Le singole lettere di questa parola sono le iniziali di Gesù Cristo Salvatore Figlio di Dio. Così i primi cristiani disegnando un pesciolino indicavano la loro fede in Gesù.

·        Campane: Sai perché? Perché a mezzanotte di sabato santo le campane di tutte le chiese del mondo, che per tre giorni sono rimaste in silenzio, cominceranno a suonare per dare a tutti la grande notizia: Gesù è risorto! Gesù è risorto! Gesù ha vinto la morte! Facciamo festa!

·        Angeli: E gli angeli? Furono due angeli a dare la straordinaria notizia della risurrezione di Gesù. Egli era morto in croce, condannato dalla cattiveria degli uomini benché fosse un uomo buono e giusto. Ma Dio attraverso la sua grande forza d’amore, lo Spirito Santo, l’ha risuscitato. Questi due angeli, vedendo alcune donne che piangendo andavano alla tomba dove Gesù era stato sepolto, dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto». Mai notizia più bella era stata data a qualcuno! La diedero quei due angeli.

 

LA PASQUA EBRAICA

Anche gli ebrei festeggiano la Pasqua: anzi, si può dire che la "nostra" Pasqua derivi dalla festività ebraica, dalla quale ha ereditato nome e parecchie simbologie. Pasqua infatti viene proprio dell'ebraico Pesah, termine traducibile con "passare oltre". La Pasqua dei giudei festeggia la liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto. Protagonista dell'evento biblico è Mosè, il quale, durante una delle famose "piaghe" divine, intimò alle famiglie ebree di sacrificare un agnello e usarne il sangue per cospargere gli stipiti delle porte. In questo modo la mano di Dio avrebbe risparmiato i primogeniti ebrei e colpito solo quelli degli Egiziani. Ecco perché l'agnello è l'animale simbolo della Pasqua. Nella tradizione cattolica, il "passaggio" di Mosè e del suo popolo attraverso il Mar Rosso per scappare all'ira del Faraone, divenne il passaggio metaforico dalla morte alla vita.

PRIMI SEGNI E GESTI LITURGICI PASQUALI

La benedizione del fuoco e la preparazione del cero La celebrazione della Veglia inizia fuori dalla chiesa con la benedizione del fuoco, simbolo di calore, purificazione e rigenerazione, da cui sarà acceso il grande Cero Pasquale, simbolo del Signore Risorto. Prima di accenderlo il sacerdote traccia su di esso le lettere greche Alfa e Omega, la prima e l’ultima dell’alfabeto e le quattro cifre che indicano l’anno corrente 2025 che stiamo vivendo: questo a indicare che il Cristo è il Signore di tutta la storia, dall’inizio fino alla fine dei tempi. Una storia in cui ci siamo anche noi! Il cero pasquale entra in chiesa in processione, facendo tre tappe, una all’inizio, una al centro della chiesa e una vicino all’altare. Dal cero tutti accendono le proprie candele, come segno di partecipazione alla luce della vita nuova di Cristo. Il preconio pasquale.  Dopo la processione con il cero, un diacono o un cantore, dall’ambone, cantano il lungo “preconio” (“proclamazione, bando”) pasquale. È il canto di annuncio della Risurrezione, chiamato anche Exsultet, perché in esso risuonano i temi della gioia, dello splendore, della festa e della luce che vince le tenebre del peccato e della morte. Anche noi siamo chiamati a partecipare a questo canto in alcuni passaggi. È l’inizio della notte della Pasqua di risurrezione, la grande celebrazione delle meraviglie che Dio ha compiuto per noi.